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Shadow

Attacchi di Panico

In questo periodo storico, se ne sente parlare spesso, scoprendo che moltissime persone stanno vivendo questa situazione.

Quando arriva un attacco di panico, di colpo si inizia a vivere un forte stato di ansia che porta ad alimentare sul piano fisico un senso di malessere come ad esempio la perdita di equilibrio, palpitazioni, difficoltà di respirazione, sudorazione.

Tutto ciò alimenta il piano mentale con pensieri del tipo: come mai sta accadendo ciò? Cosa posso fare? Da cosa dipendono? Perché arrivano all’improvviso? Ho qualche problema grave?

Questo a sua volta porta ad attivare sul piano emotivo la paura che nel punto più forte dell’episodio diventa quella di morire.

Una volta che l’attacco di panico passa, si sente molta stanchezza accompagnata da un senso di paura che tutto ciò possa ripetersi.

Col passare del tempo capita di provare un forte senso di impotenza, in quanto gli attacchi di panico non sono controllabili, al contrario possono arrivare in qualsiasi momento e nel tempo tendono ad essere più frequenti e forti, portando le persone colpite a rinunciare un po' alla volta a tutte le attività sociali, di svago, arrivando in alcuni casi anche al lavoro.

Tutto ciò porta ad un progressivo isolamento, dove la maggior parte del tempo viene trascorso in luoghi e modalità ritenuti “sicuri” dall’individuo credendo di non poter far niente per cambiare.

Ora vorrei portare l’attenzione sul fatto che è POSSIBILE trasformare tutto ciò.

Questa non vuole essere una frase fatta, al contrario è frutto di una mia esperienza diretta e di studio riguardo a questo argomento.

Inizialmente vorrei partire da un punto di vista della psicosintesi.

R. Assagioli aveva una visione dell’essere umano di unicità (ogni individuo è unico con le sue sfumature nella sua personalità), lo stesso vale per l’attacco di panico.

Nonostante gli effetti possono essere simili da persona a persona, le modalità di lavoro per trasformarli, al contrario potrebbero essere completamente diverse data la vastità della psicosintesi e questo risulta molto importante perché la scelta dell’approccio e delle varie tecniche – pratiche ed esercizi è determinante per la riuscita.

 

Sento molte volte dire che è importante fare “amicizia” con gli attacchi di panico e con l’ansia, oppure che è importante conviverci e allearsi.

 

Dal mio punto di vista invece, trovo che l’ansia e la successiva trasformazione in attacchi di panico, siano dei segnali da “ascoltare”, in quanto possono indicare che si sta facendo qualcosa che non va.

Osservandoli da un punto di vista energetico è come se invece di far fluire l’energia sul piano emotivo e mentale, questa viene bloccata e dato che l’energia non è comprimibile, si esprime in modalità distruttiva attraverso il piano fisico, creando dei sintomi che se non vengono capiti all’aumentare degli episodi diventano attacchi di panico. (Immagina una pentola col coperchio bloccato all'aumentare della pressione ad un certo punto scoppia).

 

Il mio approccio con con la persona è quello di lavorare in modo tale che possa scoprire da cosa possono dipendere gli attacchi di panico e come poter utilizzare l’energia che li alimenta in modo costruttivo, utilizzando delle tecniche che la persona potrà anche utilizzare in autonomia soprattutto nella fase iniziale del percorso.

Tutto questo SENZA FORZATURE da parte mia, al contrario lasciando il tempo necessario alla persona di poter lavorare passo dopo passo del percorso.

Image by Milan Popovic

Se ti trovi in questa situazione, se ti va contattami pure e sarò lieto di rispondere alle eventuali domande e dubbi.

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