top of page
child_model

Età Evolutiva del Fanciullo

È una tematica che nel tempo ha subito diverse variazioni, in quanto il continuo cambiamento degli stili di vita, dovuti a quello che accade all’esterno stanno influendo molto sulla crescita e lo sviluppo della personalità dei bambini.

Vorrei iniziare col dire che lo sviluppo mentale, emotivo e fisico è molto diverso da paese a paese nel mondo, in quanto può venire più o meno influenzato dall’evoluzione o involuzione che ogni popolo ha vissuto nella sua storia.

Nella nostra nazione, sto osservando come nel tempo (prendendo come riferimento il periodo da metà anni ’80 ad oggi) siano cambiati diversi approcci nella crescita e lo sviluppo nel bambino.

Una cosa da tenere in considerazione è il ruolo che hanno i genitori, soprattutto la madre, nel primo periodo di vita del bimbo.

Questo può influire molto sull’evoluzione, perché in base a come si comportano, possono far crescere il fanciullo in modo sereno rendendo lo sviluppo armonico, oppure creare dei blocchi sul piano mentale, emotivo e a volte anche su quello fisico che finiscono col causare delle problematiche nell’età successiva come l’adolescenza e a volte addirittura anche quella adulta.

Spesso quando si notano delle difficoltà o blocchi, gli altri tendono a giudicare i genitori, etichettandoli come incapaci etc.

Dal mio punto di vista invece di sentenziare in modo così superficiale, sarebbe importante capire come mai sta accadendo ciò, perché capita che i genitori, quando erano fanciulli, potrebbero aver vissuto a loro volta delle situazioni difficili e possono essere la causa di quello che stanno facendo.

Un altro aspetto che considero importante per l’evoluzione è il campo scolastico, in quanto per molti anni passeranno diverse ore della giornata.

Qui farà la differenza l’approccio degli insegnati, nei confronti del bambino – fanciullo – ragazzo.

Sto notando diverse tematiche che sarebbe molto importante considerare.

Una di queste riguarda il gioco, soprattutto all’asilo e alle elementari che purtroppo molte volte i docenti hanno la tendenza di giudicare l’attività ludica come inutile e superflua.

Al contrario credo sia molto importante per molti aspetti due dei quali sono:

  1. Insegnare utilizzando il gioco fa si che il bambino possa imparare in modo più sereno e addirittura più in fretta in quanto sente meno la pressione e di conseguenza si apre di più.

Inoltre l’insegnate può scoprire con più facilità i talenti del fanciullo potendo così aiutarlo verso la sua futura realizzazione.

  1. Sul piano fisico si aiutano i bambini a scaricare l’energia che in loro è molto alta, riuscendo così a vivere la giornata in modo più armonico, in più è un aiuto per fare delle esperienze come l’affinamento dell’equilibrio e la coordinazione dei movimenti.

Nel contesto attuale invece da un lato i genitori lavorando entrambi si trovano in pratica costretti a farli rimanere diverse ore con l’orario a tempo pieno a scuola e li spesso trovano un luogo solamente di studio teorico che per un bambino diventa noioso, in quanto lo stare seduto per tutto quel tempo non è per lui naturale.

Ciò comporta da un lato l’avere un rifiuto verso l’attività scolastica, dall’altro invece lo scatenare l’energia alla prima occasione disponibile che spesso comporta una “punizione” dai genitori.

Un’altra tematica molto attuale è quella che riguarda le pretese che spesso hanno i genitori, gli insegnanti, gli allenatori etc. nei confronti dei fanciulli.

Molte volte esigono dal bambino dei compiti scolastici, sportivi etc. che nella sua età semplicemente non ha ancora le competenze e le capacità per compierli.

Questo durante la crescita, può avere degli effetti a volte anche molto importanti sullo sviluppo in quanto possono creare dei blocchi e così trasformarsi in paure e anche ansia durante lo svolgimento delle attività giornaliere.

Data la vastità dell’argomento mi dilungherei molto rendendo noiosa la lettura, vorrei per concludere affrontare un ultimo aspetto che a mio modo di vedere risulta importante che riguarda il “mondo” tecnologico.

Ultimamente osservo in molti luoghi come sui mezzi del trasporto pubblico, sui ristoranti, addirittura al parco molti bambini anche piccoli con tablet e smartphone in mano che passano tutto il tempo con gli occhi incollati allo schermo.

Capita addirittura di vederli talmente assorti e identificati con i contenuti che stanno guardando, di assistere a delle scenate nel caso in cui qualcuno osasse “disturbarli”.

Troverei molto importante invece che i genitori mettessero delle regole, in quanto l’uso costante di questi dispositivi può comportare l’isolamento dagli altri e la conseguenza principale è quella che nel tempo avranno molta difficoltà nelle relazioni sociali.

Boy's Portrait

Se ti trovi in questa situazione, se ti va contattami pure e sarò lieto di rispondere alle eventuali domande e dubbi.

bottom of page